IN THE LINE OF DUTY di Mya McKenzie




Titolo: In the line of duty
Serie: Redemption Series #3
Autore: Mya McKenzie
Genere: Romantic Suspense
Pagine: 252
Prezzo: 1,99€
Editore: Self publisher
Data pubblicazione: 06/06/2017

(dal 31/01/2018 disponibile in tutti gli store online)

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La vita non è stata generosa con Jack Wade.
Costretto a contare soltanto sulle proprie forze per sopravvivere alla strada, è cresciuto senza affetti, senza una guida, senza sapere cosa significasse amare.
La prima volta che ha aperto il proprio cuore a qualcuno si è ritrovato spiazzato, ferito, di nuovo solo. Ma, invece di piangersi addosso, ha imparato dai propri errori, ha tentato di riallacciare rapporti, ha provato a riscattarsi da tutti gli sbagli commessi.

Però la vita è una gran bastarda, a volte.
E la sua non gli ha di certo teso la mano, non gli ha reso le cose più semplici. Al contrario, l’ha portato a incrociare la strada di una potente organizzazione criminale, a scontrarsi con una famiglia spietata che l’ha privato degli affetti più cari.
Ma Jack non ha mollato. Ha combattuto con tutte le forze per riconquistare e proteggere l'unica persona che abbia dato un senso alla sua esistenza.

Ma la vita è ingiusta e non fa sconti, tantomeno la sua.
Ancora una volta l'ha messo di fronte a un ostacolo immenso, smisurato, il più difficile che abbia mai dovuto affrontare.
Perciò ora Jack si trova a un bivio: può piegarsi a quella sorte avversa che sembra essersi accanita contro di lui o tentare di pareggiare i conti con coloro che l’hanno messo in ginocchio e prendersi quella rivincita che insegue fin dall’istante in cui è venuto al mondo.
 











Lascio perdere le inopportune riflessioni sulla donna che mi ha appena lasciato e mi concentro su quella che ho tra le mani. Non è remissiva, non aspetta sia io a prendere l’iniziativa, ma mi stuzzica con ogni arma possibile. Prima le dita impertinenti, poi la lingua arrogante, ora un ginocchio che si muove sfrontato sul mio inguine.
Riesce con una facilità impressionante ad arrivare in ogni angolo del mio essere, a solleticare ogni fibra, ad accendere ogni terminazione nervosa. Sono così eccitato che sto per perdere il controllo e, quando me ne rendo conto, la costringo a smettere.
Sono Jack Wade, dannazione. Ho una reputazione da difendere in questa città, non posso lasciare che una donna mi annienti in questo modo. Le stringo i polsi tra le dita, li sollevo oltre la testa, lascio scorrere la mano libera sulla pelle calda, appena un po’ umida. Scivola lungo i bicipiti tesi, raggiunge le rotondità del seno, afferra la zip sotto l’ascella e la tira verso il basso.
Un sospiro le sfugge quando le mie dita le sfiorano il fianco, s’insinuano sotto la stoffa, passano lungo la schiena levigata come il marmo e calda come una pietra lavica. La lascio cuocere a fuoco basso, baciandole il collo e sfiorandola appena, finché le sensazioni che provo non si fanno troppo insistenti e il desiderio di lei esplode dentro e fuori di me.
Le abbasso il vestito e scopro i seni generosamente gonfi. Ne racchiudo uno nel palmo, scendo verso l’altro con la lingua lasciando sulla sua pelle una traccia di me e della voglia che ho di lei. Mi concedo soltanto pochi istanti, poi m’inginocchio e proseguo verso il basso, sfilandole il vestito e lasciandola con addosso soltanto slip e autoreggenti. Dev’essere di una bellezza unica, ma non ho intenzione di interrompermi per ammirare le sue fattezze, ho altre priorità in questo momento.
Le sfilo le autoreggenti una dopo l’altra, baciandole l’interno coscia, inspirando il suo profumo. La pelle è liscia, soda, già bollente. Reagisce ai miei tocchi, risponde alle mie sollecitazioni, è recettiva e in attesa di incontrare la mia. Non le concedo ciò che desidera, ma le scosto la stoffa delle mutandine per prendermi ciò che voglio io.
Constato in fretta quanto sia impaziente quest’angelo. Nonostante i sospiri e l’evidente piacere che le sto regalando, mi afferra i capelli e, tirandoli verso l’alto, mi costringe a risalire. Le sue dita armeggiano con la zip dei pantaloni, le mie con i bottoni della camicia. Mi batte sul tempo e, prima che riesca a liberare l’ultimo, le sento dedicarsi ad altro, prendersi la mia volontà e squarciarla con una manciata di movimenti che mi tolgono il respiro.
Si strofina su di me con ogni parte di sé, accrescendo il mio desiderio fino a farmi perdere il controllo, pregandomi in silenzio di darle ciò che brama. E in questo momento non c’è niente al mondo che voglia con più intensità, non chiedo niente di meglio che affondare nelle sue carni e farle mie.
















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