Recensione: Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley



Titolo: Matrimonio di convenienza
Autore: Felicia Kingsley
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 13 Aprile 2017
Genere: Romance Contemporary
Pagine: 336
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 10,00
 
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Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e colleziona insuccessi in amore. Un giorno però riceve una telefonata dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona, la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un’enorme ricchezza. Ma a una condizione: che sposi un uomo di nobili natali. Il caso vuole che l’avvocato di Jemma segua un cliente che non naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone… Ma cosa può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama girare per casa nuda, con un compassato lord inglese? Apparentemente nulla… Il loro non sarà altro che un matrimonio di convenienza, un’unione di facciata per permettere a entrambi di ottenere ciò che vogliono. Ma Jemma non immagina cosa l’aspetta, una volta arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità, inviti, ricevimenti e un’odiosa suocera aristocratica. E a quel punto sarà guerra aperta…











Ciao a tutti!
Oggi voglio parlarvi della mia ultima lettura, “Un matrimonio di convenienza” di Felicia Kingsley, un romanzo romantico che parla di un matrimonio combinato e strampalato.
I due protagonisti sono Ashford, un duca e Jemma, una truccatrice. Catriona, la nonna di Jemma, è morta e ha lasciato le sue ultime volontà in mano al proprio avvocato Derek, che subito convoca la nipote. Jemma rimane sconvolta quando scopre che sua nonna le ha lasciato in eredità un’immensa fortuna, ma ancora più scioccante sarà sapere che potrà usufruirne solo se sposerà un uomo con un titolo nobiliare. Derek, però, ha un'altra gatta da pelare, i problemi finanziari di Ashford Parker, dodicesimo duca di Burlingham. Purtroppo il padre di Ashford ha fatto degli investimenti sbagliati e ora, dopo diversi mesi dalla sua morte, il conto in banca è in rosso e rischia il pignoramento delle sue proprietà. Ashford è disperato. Deve cercare una soluzione e in fretta se non vuole perdere tutto, in più non può dire niente a sua madre, Lady Delphina, poiché ne morirebbe.
Derek propone così ai suoi clienti un matrimonio di facciata, un’idea bizzarra che risolverebbe i problemi di tutti e due in un solo colpo.


«Derek, mi spieghi perché siamo qui a cena per parlare di me e mi trovo a tavola con Tarzan?>> Jemma non è da meno.
«No Derek, alla mia cena, voleva dire. E perché mi trovo a tavola con Adolf Hitler.»



I due, dopo aver inizialmente escluso la soluzione proposta da Derek, ritornano sui propri passi e con sommo dispiacere si trovano, in gran segreto, in comune a firmare per il loro matrimonio, concordando che nessuno dovrà sapere niente e una volta fuori dal comune, ognuno ritornerà alla propria vita per rincontrarsi dopo un anno per il divorzio. Ma la segretaria del comune nonché testimone di nozze, spiffera ogni cosa ai giornali, e da lì succederà di tutto. Quando Jemma va nell’immensa magione di Ashford, si trova a dover affrontare la suocera vipera Delphina, che le mette i bastoni tra le ruote poiché aveva un'altra idea su chi dovesse sposare suo figlio. Nonostante i continui battibecchi tra tutti e tre, Jemma non modifica il suo atteggiamento, né il suo variopinto abbigliamento. Battibecchi e comportamenti che a mio parere si sono dilungati un po’ troppo, mostrandomi la protagonista come una bambina viziata e scontrosa, che disconosce quasi le regole basilari della convivenza.


«Tu hai accalappiato uno degli scapoli più ambiti quindi hai già contro tutte le cagnette arrabbiate pronte a morderti le caviglie. Oltretutto sei nuova di quest’ambiente e vieni da un contesto del quale questa gente si prende gioco da sempre. Gli argomenti per prenderti in giro non devi servirglieli su un piatto d’argento.»


 Durante la lettura, incontriamo anche i genitori di Jemma, dei veri hippy. Lei massaggiatrice olistica e lui DJ di una radio. Fantastici a mio gusto.
Simpatici e divertenti anche Harring, amico di Ashford e Cecile, amica di Jemma, che danno spettacolo.
Non potevano mancare i “cattivi” della situazione, Portia e Carter, che non si risparmiano. In questa parte, secondo me, la scrittrice non ha dato una vera lezione a loro due. Fosse stato per me…
Come andrà a finire questa storia?
Pare che l’unica cosa voluta da entrambi sia il divorzio, ma nel frattempo ne vedremo delle belle.
Un racconto simpatico e divertente per passare delle ore piacevoli.


















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