Intervista: a Gaby Crumb




Oggi sono molto emozionata, potremo conoscere qualcosa in più su una bravissima scrittrice che mi piace tanto: Gaby Crumb.
Ti faccio i complimenti per il tuo modo di scrivere, molto coinvolgente. Ma andiamo a scoprire insieme come ha risposto alle nostre domande.





-Hai qualcuno a cui ti ispiri?

Amo molto Cardeno, Calmes e Amy Lane come autori di gay romance, soprattutto ho un debole per Cardeno. Per me lui può scrivere anche gli ingredienti di una torta e lo leggerei a prescindere. Però non posso dire che ci sia veramente qualcuno cui mi ispiro, anche perché scrivo in modo molto istintivo. Scrivo secondo ciò che mi suggerisce la mia mente spesso senza neppure avere chiaro fino in fondo cosa succederà nelle storie che racconto. Ho un idea e inizio a scrivere.



-Quando hai capito che scrivere sarebbe diventata la tua strada?

Oddio la verità è che ho sempre amato farlo fin dalle scuole medie. Fino ad un anno e mezzo fa però non avrei neppure mai immaginato di poter far leggere a qualcuno le storie che mi venivano in mente, se non qualche  fan finction . Ho iniziato proprio con quelle, shippando Steve e Danny di Hawaii five O. era la prima volta che provavo a far leggere a qualcuno qualcosa scritto  da me. La vera prova è stata inviare il primo lavoro alla Triskell ( Dove finisce il cielo). Ero terrorizzata perché mi stavo buttando in qualcosa che sembrava molto più grande di me. Sono state poi le reazioni entusiaste che ho ricevuto a darmi il coraggio di provare a fare un secondo tentativo con Dark Room. In questo caso devo ringraziare solo gli amici, la spinta più grossa me l’hanno data loro.



-Che tipo di scrittrice sei? Scrivi di getto? O sei più metodica?

No metodica proprio per niente. Non sono neppure capace di fare una scaletta dei capitoli, perché tanto finisce che non la seguo e che  la storia viene fuori completamente diversa da quella che aveva ipotizzato. Scrivo d’istinto. Inizio da un’idea e poi lascio che la storia parli da sé.



-Per i tuoi personaggi, ti ispiri a qualcuno che conosci davvero, oppure è tutto frutto della tua fantasia?

No, i miei personaggi vivono costantemente nella mia testa. Hanno vita propria. E’ come se fossero persone reali che vivono la loro vita solo che lo fanno dentro la mia testa.



-Quando decidi di leggere un libro, in base a cosa lo scegli?

Prima di tutto in base al genere e all’umore. Leggo sempre gay romance e fantasy veri e propri, con tanto di maghi, draghi ed elfi. Però sono anche un’appassionata di urban fantasy. Raramente leggo quando sono impegnata a scrivere anche perché una volta che apro un libro, se mi prende, non mi stacco fino a quando non l’ho finito e se sono impegnata a scrivere non me lo gusto come si deve.
Poi dalla sinossi e dalla copertina. Entrambe devono raccontarmi il libro non tanto nella storia ma nelle emozioni che sono racchiuse al loro interno. Alcuni poi li leggo anche per curiosità, perché hanno avuto una buona critica.



-Ti piace di più scrivere o leggere?

Leggere è una passione. Scrivere è una parte di me, a volte quasi un bisogno. Direi che non le metto a confronto. Mi danno tanto entrambe per motivi diversi.



-A quale di tutti i tuoi libri ti senti maggiormente legata?

Ah ecco questa è la domanda più difficile di tutte. Sono legata a tutti i libri, a tutte le storie per motivi diversi. Sicuramente “Dove finisce il cielo” mi è rimasto nel cuore, ma anche Dark Room. Ora sta uscendo Anime Fragili, questo libro per certi versi è un pezzo della mia anima. E’ stato scritto un anno fa ed è rimasto chiuso in un cassetto. C’è voluto tempo prima di sentirmi pronta a pubblicarlo, Quando l’ho ripreso in mano , ho fatto alcune modifiche ma mi sono resa conto che lavorarci nuovamente mi dava le stesse emozioni che mi ha dato scriverlo.



-Ho letto la serie Red shadows che mi è molto piaciuta. C'è stata un'ispirazione in particolare che ti ha portata a scriverla? Un avvenimento?

Allora Red… quando ho iniziato a scriverlo doveva essere un libro unico. Quando ho finito il primo libro mi sono accorta che avevo messo tutti gli indizi per un secondo libro, che anche gli altri personaggi volevano spazio e mi sono ritrovata a tirar fuori 5 libri, l’ultimo è in lavorazione.  Non ero neppure convinta di poter essere in grado di scrivere una storia con così tanti intrecci, ma anche in questo caso non ho programmato nulla prima, cambiavo la trama di continuo mentre scrivevo. Molte vicende sono nate mentre le scrivevo ma devo dire che  sono entusiasta di questa serie. Mi ha fatto rendere conto però che ho davvero tanto ancora da imparare, come l’attenzione ai particolari. Quando scrivi in modo istintivo spesso quello è qualcosa  che ti sfugge.


-Hai fatto un grande lavoro con tutti i personaggi della serie. Caratteri ben definiti, modi di comportarsi, storie personali.Di tutti, a quale ti senti più legata?

Nooo questo non puoi chiedermelo!!! Li amo tutti. :)


-C'è un genere nel quale vorresti cimentarti, ma non ti senti sicura nel farlo?

Il fantasy, o anche  l’urban fantasy. Mi piacerebbe davvero tanto ma non credo proprio di esserne capace.



-Quando scrivi, ti piace farlo la mattina presto, o la sera quando magari la giornata appena trascorsa ti ha dato degli spunti?

Scrivo quando capita in realtà. In metro mentre vado a lavoro, la mattina presto con un occhio ancora mezzo chiuso, a notte fonda perché mi sveglio con un’idea. Sono lunatica e lo è anche il mio modo di scrivere. Non so neppure spiegare bene come arrivino le idee. So solo che quando arrivano, qualsiasi cosa io stia facendo devo scriverla. In borsa penna e quaderno non mancano mai.



-Se potessi, cambieresti qualcosa di quello che hai fatto?

Forse  cercherei solo di non essere così tanto ansiosa quando pubblico. Faccio impazzire tutti quelli che mi stanno accanto.



-Il libro che avresti voluto scrivere.

Adesso ti faccio ridere. Avrei voluto scrivere Il libro della Ward su Quinn e Blay (Confraternita del pugnale nero) . L’ho aspettato con trepidazione e quando l’ho letto mi ha deluso così tanto che avrei voluto poterlo riscrivere.
A parte gli scherzi, non c’è un libro, tra quelli che ho amato, che avrei voluto scrivere io e sai perché?  Perché ogni autore è diverso, ha le sue sfumature, i suoi metodi e quella storia non sarebbe venuta altrettanto bene se l’avessi scritta io, non mi avrebbe toccato l’anima nello stesso modo.



-C'è tra i tuoi libri, uno che prima di pubblicarlo hai avuto paura del gradimento?

Sì, Un attimo ancora. Perché era la prima volta che scrivevo in terza persona e non è proprio nelle mie corde. Con la terza persona il mio modo di scrivere istintivo si blocca. Ma era una prova che voleva fare e l’ho fatto. Amo molto quella storia ma oggi la riscriverei in prima persona.



-Se ricominciassi daccapo, rifaresti tutto esattamente uguale?

Si, perché quello che ho fatto mi ha portato nel bene e nel male a dove sono oggi e a non aver paura di ammettere che ho ancora molta strada da fare ma anche di essere orgogliosa di quella che ho fatto fino ad ora. Potevo fare di meglio? Certo, sì può sempre fare di meglio ma è anche giusto che uno ci arrivi con i suoi tempi e i suoi modi. Cadere e rialzarsi è un modo per crescere. Anche l’essere insicura ogni volta che pubblico  non lo cambierei  infondo perché io stessa mi dico che forse potevo fare meglio e cerco di farlo le volte successive come posso. A volte non ci riesco ma non mollo.



-Qual'è il libro della tua vita?

Non cè n’è uno in particolare. Diciamo che sono piccole parti di vari libri, primo fra tutti Sogno di una notte di mezz’estate..


-C'è una persona nella tua vita che non vorresti mai deludere?

Più di una. Ci sono anche persone a cui vorrei poter dire di Gaby, ma per ora non posso farlo. Spero nel futuro.
Per ora cerco di non deludere chi mi supporta e mi sopporta ogni giorno nei miei deliri da “scrittrice”.



-Descriviti con una parola.

Una sola? Lunatica

 

Grazie a Gaby Crumb per aver risposto alle nostre domande e per aver messo a disposizione un suo cartaceo per questo Giveaway!!!

 

 
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