Release blitz + Recensione + giveaway: Uccidimi - Chiara Cilli



Esce oggi Uccidimi, terzo romanzo della serie dark contemporanea Blood Bonds di Chiara Cilli, l'ultimo che vedrà protagonisti Henri Lamaze e Aleksandra Nikolayev!



Titolo: Uccidimi
Autore: Chiara Cilli
Serie: Blood Bonds #3
Genere: Dark Contemporaneo
Pagine: 281
Prezzo eBook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 11.50
Data di pubblicazione: 1 Agosto 2016





Non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe finita così.
Non avrei mai creduto che la mia vita sarebbe dipesa dalla sua.

Ero pronta a morire per mano dell'uomo che mi aveva distrutto.
Ero pronto a uccidere la donna che si era presa tutto me stesso.

Ma la mia sofferenza non è ancora terminata.
Ma me l'hanno portata via.

Sta venendo a riprendermi, lo sento.
Me la riprenderò, a qualsiasi costo.

E questa volta non potrò fermarlo.
E questa volta non fallirò.

A meno che non sia io a ucciderlo.


**Attenzione**
Romanzo Dark Contemporaneo
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.




!!!ATTENZIONE SPOILER!!!


Un equilibrista! Ecco come mi sento alla fine di questo meraviglioso Dark Contemporary. Un equilibrista sul filo dell'adrenalina per ben 214 pagine. Chiara Cilli non si smentisce, non delude le aspettative e ad ogni libro si sente la sua crescita. Un libro scritto in un momento molto doloroso della sua vita ma che dentro racchiude tutta la voglia di emergere e di farcela, sono orgogliosa di lei onestamente, non si è lasciata buttar giù dalla vita e dal dolore che le ha dato, ma ha trovato la forza in esso per finire la prima trilogia dei fratelli Lamaze.
Fare questa recensione non è semplice e sfido chiunque a dire il contrario, ci sono tante cose che vorrei dire senza spoilerare più di tanto e quindi tenterò nell'impresa più ardua da quando recensisco libri.

In Distruggimi secondo capitolo della serie, abbiamo lasciato Alek ed Henri in una situazione davvero disperata, Alek è stata rapita ed a Henri gli avevano sparato. Uccidimi  si apre con Alek alle prese con il suo rapitore e Henry in pericolo di vita a causa dello sparo ricevuto, nessuno dei due sa dove sia finito l'altro ma la loro connessione spirituale ed il loro appartenersi li fa sentire sicuri che nessuno potrà tenerli lontano a lungo.
 Alek mi piace sempre di più è un personaggio forte, determinata, furba, non si lascia abbattere facilmente e per la sua libertà tenterà fino alla fine di rimanere fedele a se stessa e a suoi principi, viene rapita da Cade e viene portata nel covo del re di Vères. Ovviamente non vi dico il motivo di questo rapimento, ma, quello che posso dirvi è che se nel primo rapimento causato dai fratelli Lamaze, Alek ha dovuto affrontarlo sia in modo fisico e mentale riuscendo a rimanere sempre se stessa attaccandosi con le unghie e con i denti alla sua persona, in quello del Re dovrà affrontare una serie di avvenimenti che la faranno vacillare non poco.

Non so dopo quanto tempo rinvenni, ma so per certo che avrei preferito restare svenuta per l'eternità. Perchè quando riaprii gli occhi, mi scoprii legata a una sedia di legno con delle corde, le maniche del maglione tirate su.
.....Non sono fili.
Erano cavetti.
Erano fottutissimi elettrodi......"

Henry si sta riprendendo e il suo unico scopo è quello di ritrovare Alek per poter riprendersela e finire quello che aveva in mente di fare. Ucciderla.

" stavo per ucciderla.
C'è l'avevo quasi fatta.
Ero stato a un soffio della libertà.
Dalla vittoria."

Henry dimostra sempre di più il suo legame viscerale con la sola donna che è riuscita ad entrargli dentro come se fosse un cancro, il suo pensiero, la sua immagine, la sua voce.. tutto di lei era ed è, un virus che gli entrato nelle ossa e di cui non riesce a liberarsene, solo la morte "forse" potrà riuscire a liberarlo da lei. La loro riconciliazione non avverrà subito e non sarà di certo facile, poichè cercare di riprendersi Alek significa scatenare una guerra con il Re, ma ad Henry non interessa, lui la rivuole e farà di tutto pur di riaverla. C'è una scena che ho vissuto con più apprensione di tutte le altre ed è quella, dove, durante uno scontro tra il campione del Re e Hanry, Alek cerca di sfiorare le dita di quest'ultimo,  vi giuro che ho provato le stesse emozioni di loro due, il loro odio, il loro "amore", la loro connessione vi verranno addosso come un tir e per me questa immagine di loro due è  come una porta che si apre e vi fa andare oltre a tutto quello che hanno vissuto.
In Uccidimi vi posso assicurare che i colpi di scena non mancano, c'è stata una volta in cui avrei voluto dire a Chiara " Ma come cazzarola puoi permettere tutto ciò" ma, la conosco e so perfettamente che lei è la regina dei Dark o se no, non mi spiegherei come faccia, inizio a pensare che Herny sia il suo alterego  (sorrido :-) ) 
Ho apprezzato il sacrificio (forse non ne sono molto sicura, per quello che sto per scrivere devo aspettare i libro su Armand) di Armand con la regina, pur di aiutare il fratello, ho apprezzato Andrè e il suo comprendere Hanry e viceversa, ho apprezzato il legame che unisce tutti loro com'è giusto che sia, per quanto la vita gli abbia riservato solo odio e dolore loro continueranno ad essere uniti.
Non voglio dirvi altro su Uccidimi perchè merita di essere letto in ogni singola parola, merita di essere compreso, merita il finale che Chiara ha deciso per  Henry e Alek, molto probabilmente l'unico finale che poteva esserci per questa coppia "malata", un finale ricco di un'emozione straziante, che vi si insinuerà dentro di voi e con fatica vi lascerà andare.
Non ci sono altre parole per descrivere questa serie, per me è stato il primo approccio al Dark Contemporary e non posso essere più contenta di così nell'aver conosciuto un'autrice che in questo genere sa il fatto suo.

P.s. Sorpresa della Cilli, l'ultimo capitolo apre la nuova trilogia su i fratelli Lamaze e precisamente con il più piccolino Andrè e penso proprio che ne vedremo delle belle, quello che spero io invece, forse perchè non riesco ancora a lasciarli andare via, e che nel primo capitolo di Andrè si possa parlare ancora di Henry e di Alek, solo per sentire ancora una volta, quello che mi hanno donato con questi primi tre capitoli dedicati a loro. Xo.xo by Lane

SUPER


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LEGGI L'ESTRATTO

«A
lzati».
Gli occhi sgranati dal terrore, fissai l'uomo mentre si rimetteva il cellulare in tasca, dopo aver ricevuto chissà quali istruzioni. «Cosa…»
La voce mi morì in gola non appena me lo ritrovai davanti, accucciato sui calcagni. Nonostante fosse di un'avvenenza strabiliante, l'oscurità che regnava sul suo viso era spaventosa oltre ogni limite.
Un'oscurità molto diversa da quella che celava i volti dei fratelli Lamaze.
Quella di quest'uomo non nascondeva alcun tormento.
Era pura.
Incondizionata.
«Non parlare. Non chiedere. Fa' come ti dico» mi istruì, la voce così profonda da farmi tremare. «È tutto chiaro?»
Lo fissai, paralizzata dalla paura. C'era qualcosa in lui che mi ghiacciava il sangue nelle vene e radeva al suolo tutta la mia audacia. Non mi aveva neanche sfiorato, nondimeno era come se il mio subconscio fosse consapevole della sua lampante pericolosità.
Come se sapesse che contro di lui non avevo alcuna speranza.
Il mio silenzio non gli piacque. «Quando ti faccio una domanda» scattò «tu rispondi». Temporeggiò, forse per consentirmi di comprendere ciò che aveva detto. Poi ripeté: «È tutto chiaro?».
Il suo sguardo era così duro da togliermi il fiato. Non vi era umanità in esso, solo una risolutezza che mi annientava.
«Sì» riuscii a bisbigliare.
Strinse impercettibilmente gli occhi, quasi la mia risposta lo avesse irritato. «Non prendermi per il culo, Nikolayev. So che donna sei. L'ho visto, ricordi?» Inclinò il capo e mi squadrò in un modo che mi fece accapponare la pelle. «Prova di nuovo».
Sapevo bene cosa si aspettava da me.
Quello che voleva.
Quindi feci appello a tutto il mio coraggio e, con decisione, dissi nuovamente: «Sì».


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Nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal dark fantasy e contemporaneo all'erotic suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.


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Recensione: Distruggimi - Chiara Cilli




 Titolo: Distruggimi
Serie: Blood Bonds #2
Genere: Dark Contemporary
Data di pubblicazione: 7 Dicembre 2015
Prezzo eBook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 10.94

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Credevo di essere sopravvissuta all'orrore. Mi sbagliavo.
Credeva di potermi sfuggire. Ma non ha scampo da me. 

Non riesco a liberarmi di lui.
Non le permetterò di cacciarmi dalla sua mente. 

È nella mia testa, nel mio sangue, nelle mie ossa.
È un mostro che vuole impossessarsi della mia anima e farla a brandelli. 

Henri Lamaze è l'incubo di morte da cui non sarò mai in grado di svegliarmi.
Aleksandra Nikolayev è l'ultimo demone che devo sconfiggere. 

Questa volta non riuscirò a contrastare il suo veleno.
Questa volta sarò io a non sopravvivere a lei. 

È finita.
E non posso accettarlo.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.
Dopo tanta attesa ho iniziato a leggere il secondo libro della serie Blood Bonds ma l'ho fatto in punta di piedi, quando si leggono delle trilogie così particolari c'è tanta voglia di leggere il seguito e allo stesso tempo paura di restare delusi o di annoiarsi, cosa che non è assolutamente accaduta con "Distruggimi". La storia, come in "Soffocami" mi ha travolto, il ritmo è incalzante, grazie alla maestria dell'autrice, e si ha sempre voglia di leggere una pagina in più, una riga in più e quando si arriva alla fine si ha il dispiacere di averlo letto troppo di corsa e di non averlo gustato appieno. 
In questo secondo romanzo troviamo Aleksandra di nuovo nella dimora della famiglia Nikolayev, è riuscita a scappare da Henri grazie all'improvviso aiuto del misterioso Leks, ma l'ambientamento nella casa della sua infanzia è più difficile di quanto pensasse, il pensiero di Henri e di ciò che ha subito la tormenta negli incubi di notte e quando è sveglia. Lei sa di essere marchiata per sempre anche se cerca di farsi forte. L'odio che prova verso suo padre le da la nausea perché ora sa che tipo di mostro e sa che la causa della personalità distorta di Henri è proprio lui ma allo stesso tempo una parte di lei ha ancora nei ricordi il papà di quando era una bambina. 
Roman Nikolayev da parte sue avrebbe preferito non rivedere più sua figlia perché ora teme che lei possa infangare l'antico nome di famiglia. 
Ma a mischiare di nuovo le carte in tavola per Aleksandra arrivano di nuovo i fratelli Lamaze, Henri deve riprendersela. Ormai è legato a lei, la vuole morta ma allo stesso tempo non può ucciderla perché le è entrata nella mente, se la sente impressa sulla sua pelle e sa che distruggendo lei distruggerebbe se stesso. 
Quella che doveva essere la sua vendetta, ossia distruggere la figlia dell'uomo che lo aveva stuprato da ragazzino, ora non ha più senso visto che proprio a quell'uomo non frega nulla di sua figlia. Allora cosa fare? Il pensiero di Aleksandra lo tormenta, ogni volta che si ritrova vicino all'ucciderla la salva e dopo averla salvata odia se stesso per non essere in grado di eliminarla e odia lei perché gli confonde la mente. 
Aleksandra da parte sua, prova le stesse cose, arriva a capire che loro saranno sempre uniti, odia Henri ma non può negare che tra loro ci sarà sempre un legame anche se distorto. Lo implora di lasciarla andare ma non serve a nulla, arriva a chiedergli di ucciderla ma ormai non è più quello che lui vuole. Lui la vuole per se, a modo suo e ad ogni costo. Non sa cosa fare con lei e non sa cosa fare senza di lei.
Anche il finale di questo libro lascia con il fiato sospeso, non dico di più perché probabilmente ho già detto troppo e non voglio confondere le idee di chi ancora non conosce la storia, non vi resta che leggerlo per poi buttarsi sul terzo libro. Cosa accadrà? by Martina






Nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal dark fantasy e contemporaneo all'erotic suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.




Recensione: Soffocami - Chiara Cilli



 Titolo: Soffocami
Serie: Blood Bonds #1
Genere: Dark Contemporary
Data di pubblicazione: 1 Giugno 2015
Prezzo eBook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 12.38

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Avevo tutto ciò che ho sempre sognato.
Non ho mai avuto la vita che sognavo.

Avevo lavorato sodo per arrivare dov'ero.
Violenza, soprusi e crudeltà mi avevano segnato per dieci anni.

Ero pronta a portare l'azienda di famiglia ai vertici del successo.
Ero pronto a saziare la mia vendetta contro chi aveva abusato di me per lungo tempo.

Poi mi hanno rapita.
Così ho preso la figlia di Nikolayev.

Ora devo sopravvivere a un uomo che mi consuma l'anima.
Non importa quanto lotterà, non ha scampo.

Non posso lasciare che mi soffochi con la sua presenza letale.
Perché la ucciderò.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.

Ho iniziato a leggere questo libro dopo che la "bufera" si era calmata e avendo già letto vari commenti  sulla storia e altri dark romance sono arrivata abbastanza preparata su ciò che mi aspettava. Premetto che amo i dark e personalmente non resto scioccata leggendo certi temi particolari perché prendo la cosa per quello che è ossia un libro, una storia, un romanzo. A primo impatto, dopo solo alcune pagine ho odiato profondamente Aleksandra, mi è saputa la classica figlia di papà che si ritiene tanto forte ma che se non fosse per la ricchezza conquistata dal genitore non avrebbe nulla, al punto che avevo quasi deciso di abbandonare il libro ma delle amiche mi hanno convinto a continuare e non me ne sono pentita. 
I fratelli Lamaze invece mi hanno affascinato da subito, trovo Armand il più intrigante e spero proprio che nel prossimo libro riuscirò a scoprire qualcosa in più su di lui, Andrè lo considero il più odioso dei tre, Henry, in un certo senso il protagonista maschile è invece quello più marcato e segnato dall'odio che ha vissuto e dagli abusi subiti. So che è difficile trovare delle scusanti per il comportamento dei fratelli Lamaze ma è un dato di fatto che loro sono cresciuti in un ambiente che l'ha portati ad essere i "mostri" che sono oggi. Mai un abbraccio, mai un bacio, mai una carezza dolce o un gesto d'amore qualsiasi, loro hanno vissuto solo stupri e botte, non hanno mai conosciuto l'amore e non solo nel senso erotico ma in senso generale del termine. La vita che conducono è orribile, il traffico di donne di cui fanno parte è altrettanto schifoso ma una parte di me riesce in qualche modo, se non a scusarli, quanto meno a capirli.
Aleksandra, rapita da Henry che vuole vendicarsi dagli abusi subiti dal padre di lei, è inorridita dagli "affari" dei Lamaze, ma sembra poco ferita da ciò che ha fatto il padre, durante la sua prigionia spesso ripensa ai genitori, come è normale che sia, però non vedo in lei quello schifo nei confronti del padre che secondo me dovrebbe provare, in fondo è gente come il padre che ha reso i Lamaze ciò che sono; forse è davvero convinta che il padre non sia colpevole (domanda che mi sono fatta, siamo sicuri che nel prossimo libro non uscirà fuori qualcosa di nuovo a tal proposito?).  Lei non può fare a meno,  nonostante la violenza subita, di provare piacere dai rapporti con Henry, per questo si odia e prova vergogna di se stessa e odia ancora di più lui che fa accadere ciò. Henry ha degli attimi in cui prova qualcosa che non ha mai provato prima, sono solo fugaci istanti che durano pochi secondi ma che trovo significativi, eppure lui proprio a causa di questi attimi prova ancora più rancore nei confronti di Aleksandra.
L'epilogo di "Soffocami" crea ancora più ansia in attesa del secondo libro che a questo punto non vedo l'ora di leggere. All'autrice, Chiara Cilli devo dire che è stata magistrale, ciò che mi ha stupito è stato in particolare la psicologia dei personaggi che ad un livello tale non avevo trovato in nessuno dei dark che ho letto finora. Complimenti! By Martina



Nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal dark fantasy e contemporaneo all'erotic suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.





Recensione: La ragazza senza ricordi - C.L. Taylor


Titolo: La ragazza senza ricordi
Autore: C.L. Taylor
Editore: Longanesi
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 332
Prezzo: 9,99€ ebook e 15,81€ cartaceo



Jane Hughes ha un compagno che la ama, un lavoro in un centro per animali randagi e vive in un piccolo cottage nel Galles. È una donna realizzata e felice, come tante, ma la sua vita si fonda su una menzogna. Perché Jane Hughes non esiste. Cinque anni prima era partita per un viaggio in Nepal con le sue migliori amiche. Quattro ragazze molto diverse l'una dall'altra ma legate da un'amicizia di lunga data, capace di resistere agli anni dell'adolescenza e dell'università, seppure a volte in fragile equilibrio. Doveva essere la vacanza della vita, fatta di yoga, meditazione e splendidi panorami, una settimana che avrebbe dovuto trasformarsi in un ricordo meraviglioso, ma che si è rivelata un incubo. Perché da quel viaggio due delle quattro ragazze non sono più tornate. Jane pensa di essersi lasciata tutto alle spalle, di poter ricominciare a vivere con una nuova identità, di dimenticare quello che è accaduto, ma qualcuno non ha intenzione di permetterglielo. Qualcuno che sa la verità su quella terribile settimana e che è tornato per tormentarla, per distruggere tutto quello che Jane ha faticosamente ricostruito.

Jane è una ragazza che vive da sola in una piccola città del Galles, non ha un auto , va in giro in bici, con la quale raggiunge il suo posto di lavoro presso un centro d’accoglienza e cura degli animali maltrattati, è un lavoro che ha sempre voluto fare e che adora; ha una relazione molto dolce con Will, un insegnante divorziato che ha una bambina dolcissima, Chloe che adora Jane. Sembra una vita tranquilla, serena, tutto fila liscio fino a quando Jane non riceve un’inquietante lettera dal passato, che le ricorda che non sempre si può fuggire dai propri ricordi e da chi si è realmente. Sì perché in realtà Jane non esiste, ella nasce come Emma e fino a 5 anni prima conduceva una vita molto diversa, faceva un lavoro che odiava, era single, la sera usciva fino a tardi in compagnia delle sue tre amiche Al, Daisy e Leanne.
Andando avanti nella lettura si nota subito la netta suddivisione in due parti e non solo per il fatto che effettivamente si parla di un “oggi”e un “5 anni prima" ma perché diverso appare anche il carattere e la vita che conduce la protagonista, più disordinata in passato, più responsabile oggi, si nota subito quindi come Jane stia cercando in tutti i modi di sfuggire a qualcosa accaduto nel suo passato, qualcosa di molto brutto e molto grave tanto da costringerla a fuggire dalla sua vita precedente , cambiare città,lavoro e ad assumere un'altra identità. Tutto comincia cinque anni prima quando per consolare la loro amica Al da una recente delusione d’amore, Emma e le sue amiche decidono di partire per una vacanza in Nepal. Proprio durante questo viaggio vanno delineandosi meglio i caratteri e i rapporti tra queste ragazze: Al è lesbica ha messo tutta se stessa nella sua ex relazione, lei crede nelle persone, nell'amicizia, da tutta se stessa nei suoi rapporti con gli altri e nel corso della storia si dimostrerà l’unica realmente leale e assennata ;Daisy invece è la migliore amica di Emma , è una ragazza molto bella,avvenente,quel tipo di ragazza che attira gli uomini e li provoca, sembra non avere nessun altro pensiero al mondo, in realtà non ha avuto un passato facile a causa della morte prematura della sua sorellina, spesso anche se non lo ammette mai e Emma non se ne accorge, entra in competizione con lei, come se fosse una gara, come se dovesse mantenere lei il controllo del gruppo. Non si capisce se prova un reale affetto per la sua amica o per qualcuno in generale, in poche parole risulta subito antipatica come poche. E poi c'è Leanne,che come si legge più avanti nella storia è un po' l’ultima del gruppo, è come quegli uccellini che beccano i parassiti sulla groppa degli animali più grandi, sembra ingenua, debole, indifesa... ma in realtà dentro di lei cova invidia, gelosia, rancore, infatti odia Emma. La vede come una che ha tutto dalla vita, una famiglia normale, mentre la sua è un disastro con un padre assente e la madre sempre ubriaca, le danno fastidio le attenzioni che riceve soprattutto da Daisy che lei reputa la leader del gruppo.
Quello che intraprendono queste ragazze è un viaggio che le condurrà in un luogo inquietante, strano, dove le persone sembrano tirare fuori i loro lati più oscuri e dove nulla è come sembra, un luogo dove l’unica cosa a cui pensi è come fare ad andar via. Emma è riuscita a scappare, a tornare a casa, sta cercando di dimenticare e di lasciarsi tutto alle spalle ma qualcuno è tornato dal Nepal per farsi ricordare, per ricordarle chi era, quello che è successo e chiederle il conto.
La lettura di questo romanzo è stato un continuo stato d’ansia, poiché non subito si capisce cosa realmente sia successo sulla cima della montagna ad Ekanta Yatra (una comune di meditazione, loro meta finale) bisogna andare avanti, svelare le cose a poco a poco insieme alla protagonista; vivere le sue paure, mi ha riempita d’angoscia, ma il personaggio che più mi ha colpito in negativo e che più mi ha fatto rabbia è stata Daisy la sua "migliore amica" che mi ha ricordato come è facile purtroppo scambiare per amicizia vera ciò che magari non lo è. La falsità nei rapporti umani è la cosa più brutta che ci sia, specialmente, se proviene dalle persone di cui ci fidiamo. Concludo dicendo che se vi servono un po' di brividi per quest’ estate "la ragazza senza ricordi" può fare per voi.By Raffella



Recensione: L'amore ti ha trovato - Simona Friio

Titolo: L'amore ti ha trovato
Autore: Simona Friio
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romanzi rosa
Pagine: 122
Prezzo: 2,99€ ebook 



Ester e Jonathan si incontrano una mattina per caso. Il colpo di fulmine, tra quel che resta dei cocci di un vaso Ming, è inevitabile. Dopo i primi imbarazzi e la convinzione di non essere fatti l'uno per l'altra, decidono di costruire una vita insieme. Ma a un anno dal matrimonio, le aspirazioni professionali di lei e i problemi familiari di lui iniziano a far vacillare il loro sogno d'amore. Tra loro sembra essere tutto finito, ma non hanno fatto i conti con il vero Amore...





Un libro si sa, è fatto di pagine, e una pagina è composta da parole stampate. 
Ma una storia, quella no. Non serve necessariamente inchiostro per raccontarla: quella la si può trovare in mille forme: narrata a voce o dipinta sulla parete di una grotta, tra le corde di una chitarra o i pennelli di un artista. 
Oppure in formato digitale, in e-book, carta virtuale, paragrafi che non esistono. Parole che forse non sono tangibili ma che non per questo meritano meno rispetto di quelle impresse a carattere 10.
E il nuovo romanzo breve di Simona Friio, autrice milanese, il rispetto del lettore forse lo merita per davvero. Racconta una storia Simona, una storia che val la pena di leggere. Soprattutto adesso, che l’afa attanaglia la gola e appiccica la pelle.
Una storia che scorre piacevole sotto l’ombrellone, senza troppo impegno, senza troppe pretese, senza troppi ricami.
Molto carina, quello si.
I protagonisti sono tre: Ester, Jonathan e Tancredi; ma in realtà si allargano a quattro se si considera il vero istrione del romanzo.
Lui. Quello che c’è, c’è sempre stato e (si spera) sempre ci sarà.
Colui che da forma alle cose e senso alle azioni, davanti al quale anche Dio si inchina e dietro cui il Diavolo tace sconfitto.
E’ Lui che, ascoltandolo e prestandogli attenzione ci salverà, ci solleverà dal grigiore del cemento e, presoci per mano, ci condurrà dove la sbornia è dettata dai sorrisi e l’ubriachezza cade, tra gli sguardi.
La storia deve essere letta, narra di un triangolo d’amore tra la protagonista Ester, bella, giovane, ricca, fortunata ed arrivista. Con una carriera segnata nell’Interior Design, studentessa iscritta nelle migliori scuole della città. Una di quelle che passa le vacanze in Costa Azzurra.
Jonathan: ragazzo di cuore, tanto robusto quanto povero; segnato dalla morte del padre antiquario e dal lavoro con la madre: bancarellari in fiere del vintage. Dei robivecchi, forse felici.
L’altro, Tancredi, appare e scompare quasi subito. praticamente non esiste. Usato dalla scrittrice per dare forma alla (ri)unione dei due protagonisti.
I due si conoscono, si innamorano e… ecco che compare la vera prima donna del romanzo.
Lui.
Lui è l’Io narrante e il Tu osservatore.
CITAZIONE: “CONOBBI ESTER OVVIAMENTE IL GIORNO DELLA SUA NASCITA E QUESTO VALE PER TUTTI VOI…”
Ecco che la storia muta in un pretesto per dargli voce, per personificarlo senza mai cadere nella tentazione di dargli un corpo, una forma.
Rimane una voce: Lui dall’altro lato osserva ma non ci giudica. Perché non vuole, non può, non se lo permette, non ce lo consente.
Furba è Simona Friio a scommettere su di Lui, l’originalità premia e fa vincere: il suo romanzo scivola via, pagina dopo pagina, ci fa evadere dalla routine trasportandoci in una normalità fin troppo banale.
A tutti può succedere.
Tutti dovrebbero provarci. By Federico Martignon

Recensione Il CORAGGIO DI PERDONARE di Asia Da Costa

Ciao a tutti;
la nostra Lane ha letto e recensito per voi il libro di Asia Da Costa dal titolo Il Coraggio di Perdonare, venite a scoprire con noi di cosa tratta questo nuovissimo New Adult...




Titolo: Il coraggio di perdonare 1#

Autore:  Asia Da Costa

Genere: New Adult

Self-publishing

Link acquisto :Amazon

Contatti: Facebook 











Ogni scelta detta una conseguenza. A volte, siamo costretti ad assecondare una sorte ingiusta che tira le redini di un amore sofferto e dimenticato. Grace Davis nasconde nei meandri dei suoi ricordi, l’immagine dell’uomo che l’ha abbandonata dieci anni prima. Oggi è una donna che ha costruito intorno al suo dolore, il giusto equilibrio per portare avanti un’esistenza caratterizzata da delusioni e perdite. Oggi è Megan, madre single e all’apparenza forte e determinata. Una roccia che non permette al passato di intralciare la tranquillità emotiva che ha faticosamente raggiunto. Che cosa succederebbe, però, se quell’abisso di ricordi risalisse a galla? E tutto ciò da cui è fuggita, si ripresentasse prepotentemente nella sua vita per sconvolgere tutti i suoi schemi? Ritornare indietro comporta una salita ripida e tortuosa, la meta è lontana e inarrivabile. Quanto alto può essere il prezzo da pagare, per proteggere sé stessi dalla devastazione? Owen Riley, ex Marines, porta il peso di un grosso rimpianto. Si èna arreso al dolore che lo ha colpito quando ancora ogni parte di sé, mostrava i segni di un amore sopravvissuto ad un’atroce verità. E se tu tutto quello che si conosce è solo la superficie di un momento significativo della tua vita, mentre nelle profondità vive un dolore mai assopito? Saremo abbastanza coraggiosi da rischiare di intagliare un cuore ferito?



Chi di voi non ha un cuore ferito o ha sofferto per amore? Chi di voi non si crea muri per non soffrire più e per non ricadere nella ragnatela della delusione?
Queste sono le prime domande che mi sono fatta leggendo il racconto di Asia Da Costa, un'autrice emergente nel panorama New Adult con il libro "Il coraggio di perdonare" un opera, che nasconde tematiche importanti, e di grande impatto se lo si legge attentamente.

Non vi nascondo che per capirlo appieno dovete, per vostra sfortuna, aver sofferto almeno una volta per un sentimento che a mio avviso è il più grande di tutti, l'amore; non vi nascondo che come autrice di recensioni una volta che leggo il libro datomi in consegna, mi piace andare a sbirciare quello che ne pensano anche gli altri per vedere se hanno avuto le mie stesse sensazioni o emozioni leggendo,  in questo particolare caso ho trovato alcune recensioni a mio avviso non concordanti con quello che ho letto, ma ognuno ha il suo modo di vedere, pensare e ognuno ha le sue esperienze di vita da riportare anche in una semplice recensione, ma vediamo di cosa parlo così capite meglio anche voi.

I protagonisti sono Grace e Owen, due ragazzi che hanno avuto la fortuna di conoscersi fin da piccoli essendo vicini di casa, la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più visto anche le problematiche che Grace ha con la sua famiglia. Le cose procedono bene fino a quando Owen scompare dal nulla come se la terra se lo fosse inghiottito, Grace distrutta decide di issare un muro per non soffrire più, decide di non volere più avere a che fare con il genere maschile, so che la cosa può sembrare strano a 18 anni, ma il sentimento profondo che li lega è qualcosa che va al di là degli anni fisici oserei quasi dire che il loro legame ha qualcosa di magico e profondo che nemmeno gli anni potranno scalfire.

" Come mi proteggeva lui.
Come mi amava lui.
Sarebbe semplice ammettere che forse non mi abbia mai davvero amato. E lo vorrei. Lo vorrei con tutta me stessa ma per quanto ci provi, non ricordo nessun momento dove non abbia sentito l'amore che lo legava a me. E l'unica risposta plausibile al suo abbandono, e che non ho una risposta."

Ritroviamo i protagonisti dieci anni dopo, Grace/Megan è un editor lavora per una casa editrice ed ha una figlia dal caratterino pepato che ho adorato per tutto il libro, le sue giornate sono dedicate alle sue amiche, al lavoro ed alla figlia, apparentemente sembra una donna serena è sicura di sè, ma dentro è ancora quella ragazza fragile piena di dubbi ed incertezze che la vita le ha riservato, il dolore anche dopo dieci anni non si è assopito, non se ne è andato e sempre li a farle compagnia, Asia ha messo la canzone di Adele per accompagnare i primi momenti del libro, io invece metterei quella di Arisa  "la notte" penso che sia più appropriata.

In una mattinata normalissima durante la colazione con le amiche, Grace nel locale rimane impietrita, sbianca, rivede lui, dopo dieci lunghissimi anni, si ritrova con l'uomo che  ha segnato per sempre la sua vita, Owen sta di fronte a lei.

Owen negli anni è diventato un Marines, un bellissimo uomo, dal carattere forte e presuntuoso.

Quando i loro occhi si rincontrano sembra quasi che il tempo non sia mai andato avanti, lui si avvicina anzi la rincorre, perchè Grace l'unica cosa che riesce a fare è scappare a gambe levate pur di non farsi venire un'attacco d'ansia.

Vi dico la verità ho odiato Owen e ho avuto gli stessi pensieri di Grace per tutto il tempo, dopo dieci anni ci vuole una grande faccia tosta per ripresentarsi e rivolere che il tempo non sia mai passato, rivolere quel rapporto che avevano costruito da giovani.

" mi hai lasciato, Owen. E ora spunti dal nulla pretendendo di vedermi, e in oltre, ti prendi delle libertà di parola che non puoi permetterti. Non funziona così, Marines"

La ricomparsa di Owen non è casuale, lui è tornato perchè la rivuole, perchè in dieci anni non è riuscito a togliersela dall'anima, ma allo stesso tempo deve avere il coraggio di spiegare alla donna che ama alla follia il perchè di quella fuga e di certo non è facile affrontare il dolore e la rabbia che lo hanno costretto ad abbandonarla, con il senno di poi io ho capito il perchè lui non abbia dato spiegazioni all'epoca, non voleva che la sua rabbia verso quello che era accaduto potesse rovinare il sentimento così puro che lui prova per Grace, ma io dico dieci anni ci metti?? Ma sappiamo che gli uomini sono duri  a comprendere, quindi tutto questo tempo ci sta!

" shh.. Lascia che ti stringa. Permettimelo, Grace. Ho bisogno che il ricordo di noi insieme, non sia solo motivo di sofferenza. Ho bisogno che tu ricordi cosa eravamo.. e cosa ormai non siamo più. Ho bisogno di ricordarmi come ci si sentiva, prima che tutto andasse a rotoli. Regalami solo un instante di noi"

Ok non voglio dilungarmi tantissimo con questa rece anche se starei qui ore a parlarne, ma non voglio spoilerare troppo, ci sono dei segreti che devono essere svelati, per poter far in modo che i due protagonisti possano riuscire a stare insieme, ma non sarà facile abbattere il muro delle bugie, incomprensioni, della sfiducia che li ha attanagliati per tutti questi anni.

Il coraggio di perdonare è un libro che racconta la forza dirompente dell'amore e della fiducia, è una storia in cui tutti si possono immedesimare, è un libro che racconta anche la forza delle donne, di riuscire ad andare avanti essendo da soli e di riuscire a farcela anche contro quelle avversità che la vita ti mette davanti. Asia Da Costa è una  scrittrice emergente che ha tutte le qualità per poter andare avanti in questo mondo di scrittori, ha una scrittura leggera, ma magnetica, non è pesante nello scrivere ma ha la capacità di farti entrare dentro ai protagonisti con semplicità.
Complimenti davvero Asia un bel cinque stelle non te lo toglie nessuno!!!

N.B. Se fossi in voi non perderei questo libro per niente al mondo, anche perchè di colpi di scena c'è ne sono a bizzeffe. Io?? Io aspetto il secondo ovviamente!!xo xo Lane








Recensione: Quattro anni per averti di Livia Sarti

La nostra Giò ha letto e recensito per voi "Quattro anni per averti" secondo libro della Serie:  "Ovunque mi porti" di Livia Sarti



Titolo: Quattro anni per averti
Serie: #2 Ovunque mi porti
Autrice: Livia Sarti
Casa Editrice: Self Published
Genere: Contemporaneo Romance
Data d'uscita: 28 LUGLIO




Arianna ha preso la sua decisione. 
Ha scelto tra Luca (il collega affascinante e deciso) e Leonardo (il marito perfetto e ostinato), eppure il destino sembra volerle rendere le cose difficili. Tra momenti di amore puro e felicità, ricordi del passato che incombono, affetti non dimenticati, intrighi lavorativi, segreti mai confessati e gelosie che mettono a repentaglio la sua stessa vita. 
Trascorsi più di quattro anni, niente sarà come prima. La vita dei tre protagonisti cambierà direzione. 
Tre protagonisti, tre punti di vista. 
A questo punto, quale sarà la scelta di Arianna?

ATTENZIONE: Questo libro può essere compreso solo dopo aver letto "Ovunque mi porti" della stessa autrice.


“Quattro anni per averti” finalmente è arrivato! Premetto che, come tanti altri, non stavo più nella pelle per l'arrivo di questi quattro anni. La cosa più importante è che ne è valsa la pena. Il fatto di sapere il finale del libro mi spaventava un po’, mi chiedevo cosa potesse esserci scritto se, dopo pochi capitoli, Luca e Arianna sono già una coppia perfetta. Succede di tutto, invece. Il libro parte buttandoti subito nella storia, ti prende per tantissimi motivi di cui purtroppo non posso raccontare i particolari. Vi svelerò comunque qualcosa partendo da Leonardo.

«Credevo che il mio amore potesse bastare per entrambi, ma non funziona in questo modo. L’ho scoperto nel peggiore dei modi. Non sempre ciò di cui abbiamo bisogno è ciò che è giusto per noi. Sei libera amore.»

Eccovi un Leonardo puro, onesto e istintivo. Vive alla giornata. Fa quello che desidera senza riflettere sul fatto che sia giusto o meno. Che non punta all'orgoglio, ma solo a ciò che vuole senza formalismi e opinioni generiche. Muta opinione piuttosto, ma rimane se stesso in ogni sua azione. Testardo fino in fondo, anche se il rischio è la sua autodistruzione. In "Ovunque mi porti" volevo che la scelta di Arianna fosse Luca, invece leggendo come si è svolta la prima parte di questo libro la mia decisione ha cambiato direzione. Ho sofferto insieme a Leo la sua separazione, e poi finalmente ho iniziato a essere felice per lui. Forse, dopo tanta sofferenza arriverà un po’ di felicità anche per lui, vi basterà leggere per sapere il perché. Uno dei momenti che più mi ha emozionato è stato quando l’ho trovato in "apnea" e capirete quanto questo possa fare la differenza.
Arianna dal canto suo questa volta si trova ad attendere lei una scelta. Risulta più fragile e inevitabilmente perde potere decisionale. Vive del passato pur amando il suo presente. Combatte le sue insicurezze focalizzandosi sulle sue decisioni, e sa esattamente cosa vuole.
Luca, lo troverete messo alla prova. Lui che non ha mai provato il sentimento della gelosia, se lo ritrova come compagno costante. Vuole tutto sotto controllo e detesta vedere le situazioni sfuggirgli di mano. Odia aspettare e avere il sentore di essere secondo. Perde le staffe quando si sente ostacolato.

«Niente che non vogliamo entrambi, ricordi? Questo è quello che vogliamo. La vita che sogniamo, e che avremo.»


Vi ricordate questa frase? Le parole che Luca dice ad Arianna tanto tempo prima. Quel "che avremo" se lo dovranno sudare perché non sarà tutto rose e fiori, anzi. Oltre a Leo che ama alla follia sua moglie c'è anche una Monica che non ha intenzione di arrendersi dicendo di amare Luca nonostante il suo tradimento. Come se loro non siano sufficienti, ritroverete altri personaggi a dare filo da torcere ai nostri protagonisti. Purtroppo non posso dire di più per paura di rovinarvi la lettura. Permettetemi solo un ultimo momento, quello in cui Luca dichiara ufficialmente di essere legato alla donna della sua vita. Mi ha fatto venire i brividi. Ho pensato a quanto i traguardi sono spesso difficili da raggiungere. Lascio a voi la possibilità di scovarlo nella storia.
Complimenti a Livia Sarti e grazie per aver scritto questi quattro anni mancanti. Spero di leggere la storia di… lo scoprirete e mi auguro che avendo la mia stessa opinione mi appoggerete.





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